L'universo futuristico di Luigi Russolo trova spazio in nuovi ambienti espositivi che gli vengono dedicati dalla città natale. Inaugurazione ufficiale prevista per la sera del 15 giugno.
Figura straordinaria quella di Luigi Russolo (1885-1947), che divise il suo eclettico talento tra l'attività di pittore e quella di musicista. E, marginalmente, quella di filosofo e pensatore, espressa in una serie di scritti in parte inediti. Formatosi all'Accademia di Brera, Russolo fu tra i fondatori e i protagonisti della corrente artistica del Futurismo. Ma quello che ci interessa di più è la sua passione per la musica, maturata in una famiglia tutta di musicisti.
Nel 1913 pubblicò il discusso saggio "L'Arte dei Rumori" col quale teorizzava l'ingresso del rumore nella musica, suscitando un effetto dirompente nel panorama culturale del tempo. Ma non si limitò tuttavia al solo aspetto teorico,: contemporaneamente prese ad ideare e costruire una serie di straordinari apparecchi che definì “intonarumori”, in grado di creare e modulare una serie di differenti effetti mediante una leva che tendeva o rilasciava una membrana elastica.
Rivoluzione in musica
Questi nuovi strumenti “futuristici” miravano, nei suoi intenti, a rivoluzionare la tecnica e l'esecuzione musicale, riproducendo la molteplicità di suoni della civiltà moderna. Essi offrivano per la prima volta la possibilità di ricreare una serie di “effetti artificiali”, precedendo di decenni sia i primi sistemi di sintesi elettronica del suono, sia la concezione stessa della musique concrète e di quella elettronica. Russolo ideò e costruì una ventina di diversi intonarumori, differenziandoli nel timbro e nell'altezza al pari dei normali strumenti, creando delle singolari “partiture” per essi, e presentandoli agli sconcertati pubblici di Milano, Genova, Londra, Dublino, Parigi.
La loro curiosa nomenclatura corrisponde alla rispettiva funzione: Crepitatore, Gorgogliatore, Ronzatore, Scoppiatore, Scrosciatore, Sibilatore, Stropicciatore, Urlatore. Oltre ad inventare l'Arco enarmonico ed il Piano enarmonico, ideò insieme a Edgard Varèse il Rumonarmonio, complesso che riuniva più intonarumori insieme, pilotati da tastiere e pedaliere simili a quelle degli armonium. Messa da parte la musica, negli ultimi anni si ritirò sulle rive del Lago Maggiore, interessandosi di metapsichica e dipingendo quadri di tono vagamente naïf.
"Aurora boreale" -1938- Olio su tela, collezione privata Lugano
Finalmente un museo tutto suo
Ora la città natale, Portogruaro, dopo avergli intitolato nel 2009 il suo nuovo teatro, gli rende ulteriore omaggio allestendo nell'antico Palazzo Altan Venenzio – che già accoglie un Centro Culturale e la Biblioteca Civica - il museo Casa Russolo. Qui, in nuovi ambienti appositamente predisposti, sarà esposta l'intera raccolta delle lastre originali di tutte le sue incisioni grafiche, oltre ad un numero considerevole di suoi quadri; e si potrà consultare un'ampia documentazione multimediale, inerente la sua produzione artistica ed il suo vissuto personale.
Ma sopratutto si potrà ammirare una ricostruzione fedele, tratta dal brevetto depositato - gli originali sono andati perduti nel tempo - di uno degli intonarumori da lui creati, richiamando così l'importante ruolo che Luigi Russolo ebbe tra le avanguardie musicali del '900. Inaugurazione ufficiale prevista per la sera del 15 giugno: la notte avrà un sapore tutto futurista, tra suoni, parole, immagini.
Per info e dettagli sul museo: Sito del Comune di Portogruaro